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Bibbia

Page history last edited by Paolo E. Castellina 4 years, 1 month ago

Bibbia


Con il termine Bibbia si intende la collezione dei 66 libri che costituiscono le Scritture Sacre fondamentali della Chiesa cristiana e che essa considera ispirata da Dio. Esse comprendono ciò che va sotto il nome di Antico Testamento e di Nuovo Testamento. La Chiesa antica considerava "Bibbia" (insieme con l'ebraismo) solo l'Antico Testamento, ma gradualmente essa viene ad includere tutti i 66 libri, compresi quindi, quelli del Nuovo Testamento.

Anche altre religioni hanno le loro scritture sacre fondamentali, e di loro talvolta si parla impropriamente come di "Bibbie". Per Bibbia, però, si intendono esclusivamente questi scritti, ai quali ci riferisce pure normalmente come le Sacre Scritture.

I cristiani considerano la Bibbia come il deposito autorevole ed unico della rivelazione che Dio ha fatto di Sé stesso e della Sua volontà ai profeti ed agli apostoli e che trova il suo punto culminante nella Persona ed opera di Gesù Cristo ["Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi" (Ebrei 1:1,2)]. Cfr. pure: "Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Ti. 3:14-17)

Storia del termine

Il termine Bibbia deriva dal greco βιβλία (biblía), diminutivo di biblos, la corteccia interna del papiro. Originalmente significava "i libri". La frase "i libri" (ta biblia) ricorre nella Septuaginta in Daniele 9:2 ["io, Daniele, meditando sui libri..."] per indicare gli scritti profetici. Nel prologo al Siracide ["gli altri Scritti successivi"], designa generalmente le Scritture dell'Antico Testamento, come pure in 1 Maccabei 12:9 ["le scritture sacre che sono nelle nostre mani"]. Quest'uso passa nella Chiesa cristiana, designando con il termine Bibbia l'Antico Testamento (2 Clemente 14:2), e via via (nel quinto secolo circa), il termine viene esteso alle intere Sacre Scritture (Nuovo Testamento compreso). Il nome che Girolamo dà alla Bibbia (nel quarto secolo) è "la divina biblioteca" (Bibliotheca Divina). In seguito avviene un importante cambiamento dal plurale al singolare. Con il tempo, infatti, questo nome, con molti altri di origine greca, passano nel vocabolario della Chiesa occidentale. Nel tredicesimo secolo, con una felice improprietà morfologica, il neutro plurale viene ad essere considerato un femminile singolare e "i libri" diventano, per comune consenso, "Il libro" (biblia, singolare) e in questa forma passa nele lingue dell'Europa moderna.

Il canone della Bibbia

Nel cristianesimo il termine “canone” si riferisce ad un gruppo di libri riconosciuti dalla chiesa primitiva come regola di fede e di pratica. Il termine deriva dal greco, kanon, che originalmente stava a significare la canna che il falegname usava per misurare, termine forse preso a prestito dall’ebraico qaneh (una canna per misurare lunga circa 6 cubiti). Questa parola è così giunta ad identificare quei libri considerati spiritualmente superlativi, mediante i quali tutti gli altri dovevano essere misurati e considerati di valore secondario nell’uso della chiesa. Sia gli israeliti che i cristiani contemplano un canone della Scrittura. Il canone israelita consiste di 39 libri, i cristiani di 66 per i protestanti e 80 per i cattolici romani (il cui canone include gli Apocrifi, considerati dai più di condizione deuterocanonica).
Per approfondire, vedi Canone della Bibbia

Dell'Antico Testamento: Genesi (Ge.), Esodo (Es.), Levitico (Le.), Numeri (Nu.), Deuteronomio (De.), Giosuè (Gs.), Giudici (Gd.), Ruth (Ru.), 1 Samuele (1 Sa.), 2 Samuele (2 Sa.), 1 Re, 2 Re, 1 Cronache (1 Cr.), 2 Cronache (2 Cr.), Esdra (Ed.), Nehemia (Ne.), Ester (Et.), Giobbe (Gb.), Salmi (Sl.), Proverbi (Pv.),Ecclesiaste (Ec.), Cantico dei Cantici (Ca.), Isaia (Is,), Geremia (Gr.), Lamentazioni (La.), Ezechiele (Ez.), Daniele (Da.), Osea (Os.), Gioele (Gl.), Amos (Am.), Abdia (Ab.), Giona (Ge.), Michea (Mi.), Nahum (Na.), Abacuc (Ab.), Sofonia (So.), Aggeo (Ag.), Zaccaria (Za.), Malachia (Ma.).

Del Nuovo Testamento: Matteo (Mt.), Marco (Mc.), Luca (Lu.), Giovanni (Gv.), Atti (At.), le lettere dell'apostolo Paolo ai Romani (Ro.), 1 Corinzi (1 Co.), 2 Corinzi (2 Co.), Galati (Ga.), Efesini (Ef.), Filippesi (Fl.), Colossesi (Cl.), 1 Tessalonicesi (1 Te.), 2 Tessalonicesi (2 Te.), 1 Timoteo (1 Ti.), 2 Timoteo (2 Ti.), Tito (Tt.), Filemone (Fl.); l'epistola agli Ebrei (Eb.), l'epistola di Giacomo (Gm.), 1 epistola di Pietro (1 Pi.), 2 epistola di Pietro (2 Pi.), 1, 2, 3 epistola di Giovanni (1/ 2/ 3/ Gv.), l'epistola di Giuda (Gd.), la Rivelazione di Giovanni (Ap.).

Trasmissione della Bibbia

 

Preservazione provvidenziale delle Scritture

 

Storicità della Bibbia

 

Autorità della Bibbia

 

Ispirazione della Bibbia

 

Inerranza della Bibbia


L'inerranza della Bibbia è il principio di fede fondamentale della fede cristiana per il quale si intende che la Bibbia, nella sua forma originale, sia ispirata da Dio e quindi, in tutto ciò che afferma, da considerarsi priva di errori, incluse le sue parti storiche e scientifiche.

 

 

L'interpretazione della Bibbia


L'interpretazione dellla Bibbia, chiamata pure "ermeneutica", implica lo stabilire quali siano i principi che devono essere applicati per comprendere una qualsiasi parte della Bibbia ed interpretarla in modo tale che il suo messaggio diventa chiaro per il lettore o ascoltatore. Essa implica inevitabilmente l'esegesi, il processo attraverso il quale si esamina il testo biblico come ci giunge dai suoi scrittori originali al fine di scoprire come esso ci comunica la verità di Dio.

 

 

Traduzioni della Bibbia

 

Chiarezza della Bibbia

 

Sufficienza della Bibbia


La fede cristiana riformata sostiene il principio del Sola Scriptura, cioè che la Bibbia è la sola, infallibile e sufficiente autorità per stabilire quale debba essere la fede e la condotta del cristiano. Sebbene la Bibbia non contenga ogni conoscenza, essa contiene tutto ciò che è necessario per la nostra salvezza eterna. Ciò che non si trova nella Scrittura non è da considerarsi vincolante.     

 

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