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Decima

Page history last edited by Paolo E. Castellina 4 years ago

La decima

Che cosa dice veramente la Bibbia al riguardo?

 


 

Che cosa dice Dio?


Non si può "dare" a Dio. Come Creatore e Sostenitore dell'universo, Egli già possiede ogni cosa. La vostra vita, il battito stesso del vostro cuore - tutto è un dono di Dio.
"All'Eterno appartiene la terra e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti" (Sl. 24:1).
"Ascolta, o popolo mio, e io parlerò; ascolta o Israele, e io testimonierò contro di te, sono DIO, il tuo DIO. Non ti riprenderò per i tuoi sacrifici, né per i tuoi olocausti che mi stanno sempre davanti. Non prenderò alcun torello dalla tua casa né capri dai tuoi ovili. Mie infatti sono tutte le bestie della foresta; mio è il bestiame che sta a migliaia sui monti. Conosco tutti gli uccelli dei monti; e tutto ciò che si muove nei campi è mio. Se avessi fame, non te lo direi; perché il mondo e quanto esso contiene è mio" (Sl. 50:7-12).
"Mio è l'argento e mio è l'oro" dice l'Eterno degli eserciti" (Ag. 2:8).
"O chi gli ha dato per primo, sì che ne abbia a ricevere la ricompensa?" (Ro. 11:35). A questa domanda retorica non si è data risposta, perché la risposta è ovvia. Non si può dare a Dio e poi aspettarsi che Dio sia in qualche modo in debito con noi! Vi sono leggi sulla semina e sul raccolto, come pure vi sono ricompense per il ben operare, ma, contrariamente ai "predicatori della prosperità", voi non potrete mai agire in tale modo da rendere Dio vostro debitore. Dio ha creato l'universo, Egli lo sostiene con la Parola della Sua potenza. Egli non ha bisogno del vostro denaro, e non vuole il vostro denaro. Ciò che Dio vuole è voi stessi, ed Egli vi desidera con un giusto atteggiamento.

Testi favoriti


I fautori della decima cercano di provare che la decima era stata richiesta da Dio molto prima di aver dato la Legge a Mosè. Nella seguente sezione considereremo alcuni testi biblici fra quelli da essi preferiti.
Genesi 14
"Allora Melchisedek, re di Salem, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. E benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! E benedetto sia il Dio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici!». E Abramo gli diede la decima di ogni cosa" (Ge. 14:18-20).
"Vedete," essi dicono, "la decima era una pratica necessaria fin dai giorni di Abrahamo". Leggete però il contesto che, in questo caso, è l'intero capitolo.
La prima cosa che vi trovate è che tutto ciò qui è in questione, non apparteneva ad Abrahamo. Era proprietà d'altra gente, incluso il nipote di Abrahamo, Lot, che era stato catturato dagli armati di diversi re. Abrahamo ed un piccolo gruppo di suoi servitori, erano andati in battaglia contro queste armate e - contro ogni ragionevole aspettativa - aveva riportato la vittoria. Melchisedek aveva riconosciuto che era stato Dio a concedere ad Abrahamo la sua miracolosa vittoria (v. 20).
Notate l'affermazione di Abrahamo nei vv. 22-24. Egli non possedeva alcuna delle proprietà in questione prima della battaglia e, sebbene avesse diritto, come vincitore, del bottino, egli rifiuta di impossessarsene: "...non avrei preso niente di ciò che ti appartiene, neppure un filo o un legaccio dei calzari, perché tu non abbia a dire: "Io ho arricchito Abramo". Abrahamo, quindi, dà via il 10% di ciò che apparteneva ad altri come atto di riconoscenza verso Dio in favore di alcune persone che erano state miracolosamente salvate da una vita di schiavitù. Questo fu un evento unico nel suo genere. Non aveva nulla a che fare con la dottrina che sia necessario dare il 10% del proprio stipendio mensile netto ad un gruppo di leader religiosi professionali. Se tali persone insistono col dire che voi dobbiate seguire l'esempio di Abrahamo in Genesi 14, voi dovreste andare a casa loro e prendere il dieci per cento di ciò che loro possiedono e darlo via!
Genesi 28
"Poi Giacobbe fece un voto dicendo: «Se DIO sarà con me e mi proteggerà durante questo viaggio che faccio, se mi darà pane da mangiare e vesti da coprirmi, e ritornerò alla casa di mio padre in pace, allora l'Eterno sarà il mio DIO; e questa pietra che ho eretta come stele, sarà la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti darò la decima»" (Ge. 28:20-22).
"Vedete," essi dicono, "la decima era una pratica necessaria ai tempi di Giacobbe, molto prima che fosse stata data la Legge".
Leggete però esattamente ciò che Giacobbe dice in Genesi 28:20-22.
1. Io ho fatto un voto, una promessa (e non c'è traccia nella Bibbia che egli abbia mai mantenuto quella promessa.
2. Era una promessa condizionata. Notate le cinque condizioni: SE Dio sarà con me... SE Dio mi proteggerà... SE mi darà da mangiare... SE mi darà vesti da coprirmi... SE ritornerò alla casa di mio padre in pace... (il che non accadde se non 20 anni più tardi), ALLORA e solo allora, Dio potrà avere il 10% di tutto ciò che mi darà.
Se questa è la decima... allora sentitevi liberi di fare una lista di tutto ciò che desiderate ottenere da Dio e - una volta che lo ricevete tutto - cominciate a fare una tantum, ogni vent'anni, i vostri pagamenti.
Nel frattempo, sulla base di Genesi 28, non dovrete un solo centesimo ai vostri leader religiosi...

Qual era lo scopo della decima nell'Antico Testamento?


C'erano quattro tipi di decime nell'Antico Testamento

1. Il popolo pagava una decima generale ai Leviti
"Ecco, ai figli di Levi io do come eredità tutte le decime in Israele in cambio del servizio che svolgono, il servizio della tenda di convegno" (Nu. 18:21).
Tutte le tribù di Israele, eccetto quella di Levi, aveva avuto in sorte un'area geografica come loro "eredità". Ai Leviti, però, come ricompensa per il loro lavoro nella nazione, ricevevano una tassa sulle entrate del 10% dal resto della popolazione.
I Leviti funzionavano come:
- Ufficiali sanitari
- Dipartimento di Giustizia e Polizia
- Dipartimento della Pubblica Istruzione
In breve, i Leviti svolgevano in Israele un servizio pubblico, ed erano sostenuti da un sistema di tasse sui redditi chiamate "decime".

2. I Leviti pagavano una decima delle decime generali che ricevevano ai sacerdoti

"L'Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo: «Parla ai Leviti e di' loro: Quando prenderete dai figli d'Israele le decime che io vi do da parte loro come vostra eredità, ne farete un'offerta elevata all'Eterno, una decima della decima; e la vostra offerta elevata vi sarà contata come il grano ce viene dall'aia e come la pienezza dello strettoio. Così anche voi farete un'offerta elevata all'Eterno da tutte le decime che riceverete dai figli d'Israele, e di quelle darete l'offerta elevata dell'Eterno al sacerdote Aaronne. Da tutte le cose a voi donate ogni offerta elevata che spetta all'Eterno, di tutto il meglio di esse offrirete la parte consacrata. Perciò dirai loro: "Quando avete offerto il meglio, quel che rimane sarà contato ai Leviti come il prodotto dell'aia e come il prodotto dello strettoio. Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie perché è il vostro salario in cambio del vostro servizio nella tenda di convegno" (Nu. 18:25-31).
Tutti i sacerdoti erano Leviti, ma non tutti i Leviti erano sacerdoti. La casta sacerdotale discendeva da Aaronne ed aveva specifiche responsabilità legate al culto nel Tempio. La seconda decima garantiva la sicurezza finanziaria dei sacerdoti, e quindi proteggeva il sistema del Tempio.

3. Il popolo tratteneva una decima per pagare il loro pellegrinaggio annuale a Gerusalemme

"Ti impegnerai a dar la decima di tutto ciò che semini e che il campo produce ogni anno. Mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che egli ha scelto per farvi dimorare il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primogeniti delle tue mandrie e delle tue greggi, affinché tu impari a temere sempre l'Eterno, il tuo DIO. Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi portare le decime fino là, perché il luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per stabilirvi il suo nome è troppo lontano da te, quando l'Eterno, il tuo DIO, ti avrà benedetto, allora le convertirai in denaro e con il denaro in mano andrai al luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto, e userai quel denaro per comprare tutto ciò che il tuo cuore desidera: buoi, pecore, vino, bevande inebrianti, o qualunque cosa il tuo cuore desidera; e là mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, e gioirai, tu con la tua famiglia" (De. 14:22-26).
Il popolo di Israele doveva riunirsi tre volte l'anno a Gerusalemme (il luogo scelto dal Signore) per le loro feste maggiori. Questo doveva essere un tempo di gioia ed il Signore aveva previsto che tutti avessero risorse sufficienti disponibili che permettessero loro di rallegrarsi comandando di mettere da parte ogni anno il 10% delle loro entrate per questo scopo.
Notate il versetto 27: "Inoltre non trascurerai il Levita che abita entro le tue porte, perché non ha parte né eredità con te". Questo era un riferimento alla prima decima. In altre parole, la terza decima - per le feste annuali - non doveva essere confusa con la decima generale e distinta assegnata ai Leviti.

4. Il popolo pagava una decima per i poveri, gli orfani e le vedove

"Alla fine di ogni tre anni, metterai da parte tutte le decime dei tuoi prodotti del terzo anno, e le riporrai entro le tue porte; e il Levita, che non ha parte né eredità con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinché l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in ogni lavoro a cui metterai mano»" (De. 14:28,29).
Questa decima andava ai poveri, alle vedove, ed agli orfani. Nei nostri paesi questa viene chiamata "Solidarietà sociale". Era pagata ogni tre anni, il che equivaleva a un terzo della decima annuale. Queste decime non erano "doni", erano tasse. Il totale delle tasse pagate dagli Israeliti, dunque, era il 23.3% delle loro entrate totali, il che corrisponde in genere alle imposte che si pagano oggi allo stato.

L'imposta a chi dovete l'imposta...


"Rendete dunque a ciascuno ciò che gli è dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l'imposta a chi dovete l'imposta, il timore a chi dovete il timore, l'onore a chi l'onore" (Ro. 13:7).
Passando ora a considerare il Nuovo Testamento, troviamo che non è cambiato nulla in questo campo. Ancora noi dobbiamo pagare ciò che è dovuto per i servizi pubblici e la solidarietà sociale.

Portate tutte le decime...


"Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo». dice l'Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non avrete spazio sufficiente ove riporla" (Ma. 3:10).
Qui abbiamo il versetto favorito dei fautori della decima. A questo versetto essi agganciano la maggior parte delle loro argomentazioni dottrinali. Se però guardiamo meglio ciò che dice questo versetto, troveremo qualcosa di molto interessante. Ricordate che nell'Antico Testamento erano dovute quattro tipi di decime. A quale di esse questo versetto si riferisce?
"Un sacerdote, discendente di Aaronne, sarà con i Leviti quando i Leviti preleveranno le decime; e i Leviti porteranno la decima della decima alla casa del nostro DIO nelle camere della tesoreria" (Ne. 10:38).

Di quale delle tre decime sta parlando Malachia?


Si trattava della decima pagabile dai Leviti, non delle decime pagate dal popolo. Malachia qui non sta rimproverando il popolo, ma sta rimproverando i Leviti.
Quando i moderni fautori delle decime usano questo versetto per esortare il popolo a pagare le decime, in realtà essi parlano a sé stessi - ma la maggior parte di loro è troppo ignorante per riconoscere questo fatto.

Sotto una maledizione...


Se volete comprendere il libro di Malachia, leggete Malachia 4:4: "Ricordatevi della legge di Mosè, mio servo, al quale in Horeb ordinai statuti e decreti per tutto Israele". Questo è l'interesse principale di Malachia.
Noi, però, non viviamo più sotto la legge, ma sotto la grazia provvedutaci in Gesù Cristo. se scegliete di sottomettervi anche solo ad una parte della Legge di Mosé, avete un problema...
"Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perché sta scritto: «Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle»" (Ga. 3:10).
Se scegliete di porvi sotto le opere della Legge, voi siete sotto maledizione, per la semplice ragione che voi non potete osservare la Legge di Mosè. Ve lo impedisce la vostra natura decaduta e peccaminosa.
Scopo della legge è quello di essere nostro precettore: "Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede" (Ga. 3:24).

Il primo concilio della Chiesa


Nella Chiesa primitiva vi erano quelli che avrebbero voluto forzare i cristiani d'origine pagana a vivere sotto la Legge. Sorse una disputa, e questo condusse presto alla convocazione di un concilio della Chiesa.
"Or alcuni, discesi dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se non siete circoncisi secondo il rito di Mosè, non potete essere salvati». Essendo perciò sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione ... Giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva operato per mezzo di loro. Ma alcuni della setta dei farisei che avevano creduto si alzarono, dicendo: «Bisogna circoncidere i gentili e comandar loro di osservare la legge di Mosè». ...Quando essi tacquero, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli, ascoltatemi. ...Perciò io ritengo che non si dia molestia a quelli che tra i gentili si convertono a Dio, ma che si scriva loro di astenersi dalle contaminazioni degli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue" (Atti 15:1-2, 4-5, 13, 19-20).
La questione a cui doveva rispondere il concilio (v. 5) era:
I cristiani devono osservare la Legge di Mosè (il che naturalmente, include le decime)?
Quale fu la risposta?
Al concilio si giunse a quattro istruzioni. I cristiani dovevano astenersi (1) da cose contaminate dagli idoli; (2) dalla fornicazione; (3) dal mangiare animali strangolati; (4) dal sangue.
Dov'è la pratica della decima in questa lista?
In nessun posto! Il primo concilio della Chiesa aveva deciso che ai cristiani NON DOVESSE ESSERE RICHIESTA LA DECIMA.
Gesù sostenne la pratica della decima?
"Ma guai a voi farisei! Poiché voi pagate la decima della ruta della menta e di ogni erba, e poi trascurate la giustizia e l'amore di Dio. Dovevate fare queste cose, senza trascurare le altre" (Lu. 11:42).
Quando Gesù disse: "...dovevate fare queste cose" intendeva forse che dovessimo pagare la decima? Considerate questi commenti nel loro contesto. A chi stava parlando Gesù? Ai Farisei.
Che cos'era l'aspetto più significativo dei Farisei? Essi consideravano sé stessi "separati quanto alla Legge" - questo era il significato della parola "Fariseo". Paolo era stato un Fariseo. Di sé stesso egli aveva detto di essere irreprensibile nell'osservanza della Legge (Fl. 3:3-6). Gesù stava dicendo ad un gruppo di persone che si vantava di osservare perfettamente la Legge, che essi dovessero fare le loro cose senza trascurare la giustizia e l'amore di Dio. Gesù non stava parlando ai Suoi discepoli, Nè voleva imporre loro la pratica della decima. Noi non siamo più sotto la Legge, ma sotto la grazia.

Chi ne uscì giustificato?


Gesù, un giorno, parlò di due uomini, uno dei quali pagava le decime ed uno no.
«Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, dentro di sé pregava così: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto ciò che possiedo". Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore", Io vi dico che questi, e non l'altro, ritornò a casa sua giustificato, perché chiunque si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato» (Lu. 18:10-14).
Chi fu giustificato davanti a Dio, colui che pagava le decime o l'altro?

Le decime sono "Corban"


"Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti ha detto: "onora tuo padre e tua madre" e: "chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti è Corban cioè un'offerta a Dio", non gli lasciate più far nulla per suo padre o per sua madre, annullando così la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili»" (Mr. 7:9-13).
Se avete denaro di cui la vostra famiglia abbia bisogno, ma voi non lo date loro per pagarlo alla chiesa come "decima", fate esattamente ciò che facevano i Farisei. Dite che il vostro denaro è "Corban" e Gesù disse che, così facendo, voi annullate il comandamento di Dio.

Che cosa insegna il Nuovo Testamento sul dare?


Noi dobbiamo essere d'accordo con Dio che noi apparteniamo a Lui e che coerentemente con questo, noi dobbiamo dare noi stessi a Lui.
"Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio" (Ro. 8:1).
"Ora, fratelli, vi facciamo conoscere la grazia di Dio, che è stata data alle chiese della Macedonia, e cioè, che in mezzo a molte prove di afflizione, l'abbondanza della loro gioia e la loro estrema povertà hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalità. Poiché io rendo testimonianza che essi hanno dato volentieri, secondo le loro possibilità e anche al di là dei loro mezzi, pregandoci con molta insistenza di accettare il dono e di partecipare a questa sovvenzione per i santi. E non solo hanno fatto come speravamo, ma si sono dati prima al Signore e poi a noi per la volontà di Dio" (2 Co. 8:1-5).
Il vostro dono deve sorgere dal vostro rapporto con il Dio vivente.

La motivazione è tutto


"Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (Gv. 3:16).
Molta gente ignora questo versetto nel contesto del donare, ma come Dio dona deve essere il fondamento stesso del nostro donare: (1) La Sua motivazione era l'amore; (2) Nel dare Suo Figlio, il Padre dava Sé stesso; (3) Il dono del Padre era in proporzione al nostro bisogno, non alla nostra avidità - affinché noi non perissimo.
Esiste una forma di dono sacrificale che Dio disprezza:
"E se spendessi tutte le mie facoltà per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova" (1 Co. 13:3).
Dio considera il cuore, e un dono senza amore non fa alcuna impressione su di Lui. La vostra motivazione è tutto.

In risposta al bisogno


Noi dobbiamo donare come risposta ad un bisogno, non come risposta all'avidità. Oggi oggi molti cristiani sono posti sotto la pressione di dover donare somme di denaro sempre più grandi a leader ecclesiastici professionisti che vivono in abitazioni lussuose, guidano l'ultimo modello di auto e costruiscono per sé imperi controllati dalle loro famiglie che spesso sono multi-milionari - tutto questo, naturalmente "per la gloria di Dio". E' tipico come questi avidi "costruttori di imperi" richiedano che i credenti paghino a loro le decime, con la minaccia che se non lo faranno essi scioglieranno il diavolo per attaccare le loro private risorse. La Bibbia, però, non incoraggia minimamente il dono verso tali avide persone, anzi, insegna che noi dovremmo rispondere solo sulla base di un autentico bisogno.
"Infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro, perché tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano e portavano il ricavato delle cose vendute, e lo deponevano ai piedi degli apostoli, poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il suo particolare bisogno" (At. 4:34,35).
"In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. E uno di loro, di nome Agabo, si alzò e per lo Spirito predisse che ci sarebbe stata una grande carestia in tutto il mondo [Notate come qui dei profeti autentici predicano una carestia. I modedrni falsi profeti in varie chiese pentecostaleggianti sempre predicano "prosperità" e "risveglio", e poi portino la gente in uno stato di grata frenesia di entusiasmo prima di alleggerirli di sostanziose offerte con lo scopo di "sostenere il loro ministero]; e questa avvenne poi sotto Claudio Cesare. Allora i discepoli, ciascuno secondo le proprie possibilità, decisero di mandare una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea" (At. 11:27-29).
Essi rispondevano ad un bisogno reale.

Segretamente ed umilmente


"Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; altrimenti voi non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro, che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio. Anzi quando tu fai l'elemosina non sappia la tua sinistra quello che fa la destra. affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto te ne darà la ricompensa palesemente" (Mt. 6:1-4).

Noi dobbiamo donare in modo segreto ed umile.

 

Secondo ciò che possediamo

Noi dobbiamo donare secondo ciò che possediamo.
"Se infatti c'è la prontezza d'animo, uno è accettevole secondo quello che ha e non secondo ciò che non ha" (2 Co. 8:12).
Se avete un 1000 ed avete un debito con qualcuno di 1000, dovreste prima pagare il vostro debito, prima di sostenere un'organizzazione religiosa. Dio non accetterebbe un tale dono. Per Lui è "inaccettabile". Non donate ciò che in realtà non possedete. Non siate risucchiati nella sindrome del "date con fede, aspettando che Dio ve lo restituisca centuplicato". Si tratta solo di ragionamenti "spazzatura" con il solo intento di manipolarvi, e questo "piatto" viene servito da troppe chiese pentecostaleggianti oggi. La Bibbia dice chiaramente che tali doni sono inaccettabili per Dio.

Con gioia


"Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia né per forza, perché Dio ama un donatore allegro" (2 Co. 9:7).
Ciò che dice qui la Bibbia è questo: Date solo quello che voi siete genuinamente felici di dare. Non dice: "Date più di quanto potete permettervi, e fate finta di esserne contenti". Il Nuovo Testamento, sul dono, ha quasi una formula, questa: "come ha deliberato nel suo cuore". Dio vuole che voi doniate ciò che voi desiderate dare, ciò che voi vi sentite di dare. Se non potete donarlo con gioia, non donatelo affatto. Dio non lo vuole, ed Egli non lo accetterà.

...spinto dal proprio cuore...


"Di' ai figli d'Israele che mi facciano un'offerta; accetterete l'offerta da ogni uomo che la fa spinto dal proprio cuore" (Es. 25:2).
Questa offerta era destinata alla costruzione del tabernacolo, la cosa più importante che l'Antico Testamento conoscesse. Dio voleva solo contributi che sorgessero da cuori genuinamente desiderosi di darli.
In questo il Nuovo Testamento non ha cambiato metodo.

La decima - maledizione dei "re"


""E disse: «Questi saranno i diritti del re che regnerà su di voi. Egli prenderà i vostri figli, per destinarli ai suoi carri e farli suoi cavalieri, e perché corrino davanti ai suoi carri; per farli capitani di migliaia e capitani di cinquantine, per metterli ad arare i suoi campi, a mietere la sua messe, a fabbricare le sue armi da guerra e gli attrezzi dei suoi carri. Prenderà le vostre figlie per farne profumiere, cuoche e fornaie. Prenderà i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti, i migliori che avete, per darli ai suoi servi. Prenderà la decima delle vostre sementi e delle vostre vigne per darla ai suoi eunuchi e ai suoi servi. Prenderà i vostri servi, le vostre serve, i vostri giovani migliori e i vostri asini per usarli nei suoi lavori. Prenderà anche la decima delle vostre greggi, e voi sarete suoi schiavi.Allora in quel giorno griderete a motivo del re che avete scelto per voi, ma l'Eterno non vi risponderà»" (1 Sa. 8:11-18).
Quando vi sottomettete all'autorità spirituale di un uomo (non importa se si chiami re, il grande Pooh Bah, il Fuehrer, o il Sovrintendente Nazionale), invece che a Dio, finirete solo col (1) pagargli le decime; (2) essergli virtualmente uno schiavo, schiavo della sua famiglia o organizzazione; e (3) far si che Dio non risponda alle vostre preghiere. Dio non potrà rispondervi perché avrete solo riposto in un uomo la vostra fede. Se Egli rispondesse alle vostre preghiere, Egli solo rafforzerebbe la vostra fiducia nella carne!

Che dice la Bibbia sulla decima?


La decima non ha nulla a che fare con l'essere cristiano. La decima oggi frequentemente è lo strumento favorito di chi abusa spiritualmente dei credenti, un metodo solo per spremere le risorse del popolo di Dio. Non lasciatevi più prendere per il naso!     

 

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