Dichiarazione di Cambridge


Dichiarazione di Cambridge


La Dichiarazione di Cambridge è una confessione di fede pubblicata nel 1996 a Cambridge (Massachussets, USA) in occasione di un'assemblea della Alliance of Confessing Evangelicals (Alleanza di Evangelici Confessanti), raggruppamento di evangelici riformati e luterani preoccupati per la condizione del movimento evangelicale contemporaneo in America e nel mondo.

 

Origini


Sia la conferenza che la successiva Dichiarazione sono state ispirate dalla pubblicazione nel 1993 del libro "No Place for Truth or Whatever Happened to Evangelical Theology?" ("C'è ancora posto per la verità? Che cos'è capitato alla teologia evangelica?") del teologo evangelico David F. Wells. Il libro si pone in atteggiamento preoccupato e critico per la condizione attuale dell'evangelicalismo americano del quale denuncia la superficialità teologica ed il graduale abbandono delle sue radici storiche e teologiche, come pure il suo scivolamento acritico nel pragmatismo al seguito delle tendenze filosofiche contemporanee (soprattutto del Postmodernismo).
Sebbene questo libro in sé stesso non sia stato un best seller, le sue tesi hanno attirato l'attenzione e sono state sottoscritte da un certo numero di importanti leader evangelici contemporanei. Dato che gran parte delle tesi del Wells denunciano l'accantonamento sempre più marcato da parte delle chiese evangeliche delle loro storiche confessioni di fede (come la Confessione di fede di Westminster e la Confessione di Fede Battista del 1689) essi danno così vita ad un'Alleanza di cristiani evangelici il cui obiettivo è quello di rivalutare l'importanza di quelle ed altre confessioni di fede, come necessaria salvaguardia delle chiese dai fenomeni degenerativi denunciati.

La conferenza di Cambridge


Un gruppo promotore organizza così, dal 17 al 20 aprile 1996 una conferenza nella città di Cambridge. Il luogo scelto per la conferenza non è casuale: di fatto, Cambridge è la sede della famosa università di Harvard, centro della vita ecclesiastica ed intellettuale dell'America del XVII secolo che ha dato origine al movimento evangelicale, come pure del Puritanesimo, che nel 1648, con la Cambridge Platform (Piattaforma di Cambridge) stabilisce le basi del movimento puritano nella Nuova Inghilterra.
Alla conferenza partecipano circa 100 delegati da tutto il mondo con l'intenzione esplicita di formulare una dichiarazione ufficiale da pubblicare al termine della conferenza. Particolarmente notevole è la presenza di Luterani, che tradizionalmente non si erano mai identificati direttamente con il movimento evangelicale e riformato. Ad elaborare il testo della dichiarazione ed integrarvi i contributi degli altri partecipanti, sono principalmente il dott. David F. Wells e il dott. Michael S. Horton. Le relazioni presentate alla Conferenza sono state pubblicate nel libro Here We Stand (Questa è la nostra posizione), edito da James Boice e Ben Sasse per la Baker Books e ripubblicato nel 2004.

Le ragioni della Dichiarazione


La Conferenza e la conseguente Dichiarazione parte in linea di massima dalla constatazione critica di fenomeni moderni che ritiene preoccupanti in quanto altererebbero, più o meno sottilmente, il messaggio evangelico storicamente accreditato:

 

Contenuto della Dichiarazione


La dichiarazione costituisce essenzialmente un appello rivolto alle chiese evangeliche a ravvedersi per riaffermare le verità cristiane storicamente accreditate come sono state sintetizzate nei "Cinque Sola" della Riforma protestante, e che in gran parte contraddicono l'insegnamento e la prassi corrente.
1. Sola Scriptura: l'erosione dell'autorità:

2. Solus Christus: l'erosione della fede cristocentrica:

3. Sola Gratia: l'erosione dell'Evangelo:

4. Sola Fide: l'erosione dell'articolo fondamentale della fede cristiana evangelica:

5. Soli Deo gloria: L'erosione del culto teocentrico.

 

La critica verso il Cattolicesimo


La Dichiarazione, mettendo in questione la legittimità del Cattolicesimo romano, ripropone le argomentazioni del Protestantesimo conservatore classico. Questo lo si rileva soprattutto nella questione della giustificazione. La contestazione esplicita od implicita delle persuasioni del Cattolicesimo romano si ritrova nel testo della Dichiarazione:

 

La critica verso il Cristianesimo pentecostale e carismatico


La Dichiarazione contiene pure molte affermazioni intese a contestare l'influenza e la teologia del moderno movimento carismatico e del Pentecostalismo storico.