Mezzi della grazia


Mezzi della grazia


L'espressione mezzi della grazia è usata nella teologia cristiana per indicare quegli strumenti attraverso i quali Dio comunica la Sua grazia. I mezzi della grazia sono diversi.

 

I mezzi della grazia primari

 

I principali ed essenziali mezzi della grazia sono:

 

I mezzi della grazia secondari

 

Vi sono però anche i mezzi per rafforzare nel credente la grazia:

 

 

L'uso dei mezzi della grazia

 

Le Sacre Scritture esortano a fare uno dei mezzi della grazia in modo corretto, con fede e gratitudine, altrimenti si trasformano da mezzi della grazia a mezzi di condanna. Lo scopo della venuta di Cristo, per esempio, non è per giudicare, ma per salvare il mondo. La persona, però, che nell'incredulità respinge Cristo e il suo insegnamento, non è salvata, ma giudicata da Cristo ("Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell'ultimo giorno" Giovanni 12:47,48). L'Evangelo non solo dev'essere udito, ma anche creduto (Giovanni 5:24; 1 Giovanni 5:13; Romani 10:9-14).


Allo stesso modo, il sacramento della frazione del pane (chiamato anche Cenadel Signore, santa Comunione o Eucaristia), è stata istituita da Cristo come mezzo di grazia, e lo è per tutti coloro che lo ricevono con fede nel Salvatore, morto sulla croce per i peccatori. Una tale persona "mangia" veramente la carne di Cristo e "beve" il Suo sangue (Giovanni 6:35-52-58). Per coloro, però, che lo ricevono in modo indegno, dice la Bibbia: "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ora ciascuno esamini sé stesso, e così mangi del pane e beva dal calice; 29 poiché chi mangia e beve, mangia e beve un giudizio contro sé stesso, se non discerne il corpo del Signore" (1Corinzi 11:27-29).


Di conseguenza non è lecito immaginare che questo sacramento (come pure il battesimo, o l'udire l'Evangelo, o partecipare ad una comunità cristiana) sia automaticamente un mezzo di grazia per coloro che lo ricevono, senza considerare la loro disposizione interiore, come se bastasse il solo riceverlo per garantirsi la grazia. E' in questo senso che l'apostolo Paolo parla della diversa valenza dello stesso Evangelo: "Ringraziamo Dio che ... per mezzo di noi diffonde ovunque, come un profumo, la conoscenza di Cristo. Siamo infatti come il profumo dell'incenso offerto a Dio da Cristo, e lo siamo tanto per quelli che sono sulla via della salvezza come per quelli che vanno verso la perdizione. Per questi ultimi è un odore di morte che procura la morte. Per quelli che sono sulla via della salvezza è invece un odore di vita che dà la vita" (2 Corinzi 2:14-16 TILC).