PDP 49


La pratica di pietà Copertina

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Ammonizione a coloro che vanno a visitare un infermo


Coloro che vengono a visitare un infermo devono avere speciale cura di non starsene muti a fissarlo in volto e così imbarazzarlo e turbarlo, né devono chiacchierare oziosamente o porgli delle domande inopportune, come tanti fanno. Se dunque essi vedono che la persona sia in punto di morte, non devono cercare di far finta di nulla o dare vane speranze, ma dovranno con amore e discrezione ammonire la persona nella sua debolezza e prepararla per la vita eterna. Anche solo un’ora ben spesa, quando la vita di una creatura umana giunge al termine, può guadagnarle la certezza della vita eterna. La si consoli non con la vana speranza di questa vita, per non tradire la sua anima a morte eterna. Le si parli francamente del suo stato e le si facciano le seguenti o simili domande.

 

Domande da porre ad una persona malata in punto di morte


  1. Credi tu che l’Onnipotente Dio, Trinità di Persone in un’unica essenza, con la sua potenza ha creato i cieli e la terra, e tutte le cose ivi contenute? E che egli ancora con la sua provvidenza le governa, tanto che nulla accade in questo mondo, e alla tua persona, se non ciò che la sua divina mano e consiglio abbiano predeterminato debbano accadere?

  2. Confessi d’aver trasgredito e infranto i santi comandamenti dell’Onnipotente Iddio in pensieri, parole ed opere? Come pure che, per aver infranto le sue sante leggi, hai ben meritato la maledizione di Dio, che implica tutte le miserie di questa vita ed i tormenti eterni dell’inferno quando questa vita sia terminata, e che Dio giustamente dovrebbe trattarti secondo quanto meriti?

  3. Non sei dispiaciuto nel tuo cuore di avere infranto le sue leggi, negletto il suo servizio e culto, e così tanto seguito le vie del mondo e quelle dei tuoi piaceri vani? Non vorresti piuttosto condurre una vita più santa, se tu potessi ricominciarla da capo?

  4. Non desideri dal profondo del tuo cuore essere riconciliato con Dio in Gesù Cristo, suo Figlio benedetto, il tuo Mediatore? Egli ora si trova accanto a Dio e sostiene la tua causa (Romani 8:34; Ebrei 9:24).

  5. Rinunci tu ad ogni vana fiducia in altri mediatori o intercessori, santi o angeli che siano (Ebrei 9:11), e credi tu che Cristo Gesù, il solo Mediatore del Nuovo Testamento, sia in grado di salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio (1 Timoteo 2:5; Ebrei 7:25)? E sei tu disposto con l’antico Davide a dire a Cristo: “Chi ho in cielo all'infuori di te? Con te, null'altro desidero sulla terra!” (Salmo 73:25)?

  6. Credi e speri fiduciosamente di essere salvato per i soli meriti della morte sacrificale e passione che il tuo Salvatore Gesù Cristo ha sofferto per te? Rinunci a riporre ogni vana speranza di salvezza nei tuoi propri meriti, come pure in qualsiasi altro mezzo o creatura, essendo certo e persuaso che in nessun altro se non Gesù Cristo c'è salvezza? Non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome (Atti 12:12; 10:43).

  7. Perdoni tu di tutto cuore ogni torto ed offesa che ti sia stata fatta da qualsivoglia persona? E sei tu disposto volentieri e di cuore a chiedere perdono a chiunque tu abbia fatto un qualche grave torto in parole od opere? Sei tu disposto a cacciare dal tuo cuore ogni odio e malizia che tu avessi intrattenuto verso chiunque affinché tu possa apparire di fronte al volto di Cristo, il principe della pace, in perfetto amore e carità? Dice infatti la Scrittura: “Cercate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedrà mai il Signore” (Isaia 9:6; Ebrei 12:14).

  8. Senti nella tua coscienza il peso della colpa per averti indebitamente appropriato o sottratto qualcosa da vedove o orfani, o da qualsiasi altra persona? Sii certo che fintanto che non restituirai, come Zaccheo, nella misura del possibile ciò che hai sottratto ad altri, non te ne sarai veramente pentito, e che senza un vero pentimento tu noi puoi essere salvato, né guardare in faccia Cristo quando apparirai di fronte al suo tribunale.

  9. Credi tu fermamente che il tuo corpo sarà fatto risorgere dalla tomba, al suono dell’ultima tromba? E che il tuo corpo e la tua anima di nuovo congiunti insieme nel giorno della risurrezione per apparire di fronte al Signore Gesù Cristo? e così vivere per sempre in beatitudine e gloria?


Se la persona ammalata risponderà a tutte queste domande come un cristiani fedele, che allora tutti i presenti si uniscano pregando per lui con le seguenti o simili parole.